Quanto dura la terapia con tamoxifene?
Crampi alle gambe e mialgia sono stati comunemente riportati in pazienti in terapia con Tamoxifene EG. Sono stati segnalati fibromi uterini, endometriosi ed altre alterazioni endometriali incluso iperplasia e polipi. Negli stadi iniziali della terapia, nei pazienti con lesioni ossee, si è sviluppata occasionalmente ipercalcemia. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale. Nell’uomo Tamoxifene EG è indicato nella profilassi e nel trattamento della ginecomastia e della mastalgia causate da antiandrogeni nel trattamento in monoterapia del carcinoma prostatico.
Effetti collaterali centrali
Sono state riportate in letteratura interazioni farmacocinetiche con inibitori del CYP2D6 (citocromo P450), con riduzione del 65-75% dei livelli plasmatici di un metabolita attivo del tamoxifene, il 4-idrossi-N-desmetiltamoxifene (endoxifene). In alcuni studi è stata riportata una ridotta efficacia del tamoxifene quando somministrato in concomitanza con alcuni antidepressivi SSRI (ad es. paroxetina). Quando possibile, la concomitante somministrazione di potenti inibitori del CYP2D6 (ad es. paroxetina, fluoxetina, chinidina, cinacalcet o bupropione) deve essere evitata (vedere paragrafi 4.4 e 5.2), poiché non si può escludere una riduzione dell’efficacia del tamoxifene. Vi sono indicazioni di un aumento dell’incidenza di eventi tromboembolici, inclusi la trombosi venosa profonda e l’embolia polmonare, durante il trattamento con tamoxifene (vedere paragrafo 4.8).
Agenzia Italiana del Farmaco
Il tamoxifene può amplificare l’effetto del warfarin (Coumadin®), un farmaco somministrato per fluidificare il sangue nei soggetti con tendenza alla formazione di trombi. In questo articolo si è cercato di fornire una panoramica generale sulle principali caratteristiche del tamoxifene. Per maggiori e specifiche informazioni leggere il foglietto illustrativo del medicinale a base di tamoxifene che si deve assumere.
- Il tamoxifene è uno dei farmaci più utilizzati nel trattamento del cancro al seno, in particolare nei tumori estrogeno-positivi, che rappresentano circa il 70% di tutti i casi di cancro al seno.
- L’uso di tamoxifene in associazione con un inibitore dell’aromatasi come terapia adiuvante non ha mostrato un’efficacia migliore rispetto a tamoxifene da solo.
- Sebbene non sia stata stabilita alcuna relazione causale con il farmaco, sono stati segnalati pochi casi di aborti spontanei, anomalie congenite e morti fetali in pazienti che avevano assunto tamoxifene.
- Gli effetti collaterali più comuni includono vampate di calore, nausea, alterazioni del ciclo mestruale e aumento di peso.
Nel cancro al seno, il tamoxifene agisce come un antagonista degli estrogeni, bloccando l’azione di questi ormoni sulle cellule tumorali. Questo farmaco è utilizzato principalmente nel trattamento del cancro al seno, ma può essere utilizzato anche per trattare altre condizioni, come l’infertilità femminile e il ginecomastia negli uomini. Il tamoxifene è disponibile in forma di compresse e viene assunto per via orale. La terapia a lungo termine, necessaria per il trattamento del carcinoma mammario, espone la paziente a numerosi effetti collaterali legati all’assunzione di tamoxifene. Tuttavia quelle che destano maggior preoccupazione, assumendo particolare importanza dal punto di vista clinico, sono legate alla maggior incidenza di sviluppare eventi trombo embolici e patologie maligne concentrate soprattutto in sede uterina ed endometriale. Il tamoxifene è un farmaco utilizzato principalmente nel trattamento del tumore al seno.
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L’adesione al trattamento con tamoxifene è fondamentale per il successo della terapia. È importante prendere il farmaco come prescritto dal medico e non interrompere il trattamento senza prima consultare il medico. La durata del trattamento con tamoxifene può variare da paziente a paziente, ma solitamente dura da 5 a 10 anni. È importante discutere con il medico di qualsiasi preoccupazione o effetto collaterale che si possa avere durante il trattamento con tamoxifene.
I sintomi come nausea e perdita di appetito possono essere gestiti attraverso modifiche alla dieta e l’uso di farmaci anti-nausea. Inoltre, è importante che i pazienti discutano con il loro medico di qualsiasi effetto collaterale che stanno sperimentando, in modo da poter trovare la migliore strategia di gestione possibile. Se il tumore risponde bene al tamoxifene, il trattamento può essere continuato per un periodo di tempo più lungo. Altri fattori che possono influenzare la durata del trattamento includono l’età del paziente, la presenza di altre condizioni di salute, la tolleranza del paziente al farmaco e la presenza di effetti collaterali. La durata del trattamento con tamoxifene può variare in base a diversi fattori, tra cui la fase del cancro al seno, l’età del paziente e la presenza di eventuali altre condizioni di salute.
Molte persone hanno domande sul tamoxifene e il suo utilizzo nel trattamento del cancro al seno. Gli esperti sono disponibili per rispondere a queste domande e fornire informazioni dettagliate sul tamoxifene. Alcune delle domande più comuni riguardano gli effetti collaterali del tamoxifene, la durata del trattamento e le alternative al tamoxifene. Gli esperti possono fornire risposte basate su evidenze scientifiche e possono aiutare le persone a prendere decisioni informate sul loro trattamento.
È in vendita con diversi nomi commerciali, che sono spesso stampigliati sulle compresse. Il Deca-Durabolin 100 mg Organon prezzo è controindicato durante la gravidanza e in caso di assunzione di anticoagulanti. Il tamoxifene è disponibile in forma di compresse per uso orale all’interno delle quali può trovarsi in concentrazioni di 10 mg o 20 mg. La forma polimorfica del CYP2D6 può essere associata alla variabilità della risposta clinica al tamoxifene.